Va Pensiero, 30 anni di ROCK e METAL in Italiano

Va Pensiero, 30 anni di ROCK e METAL in Italiano

Il libro

  • Autore:
    • Gianni della Cioppa
  • Editore:Crac Edizioni
  • Anno:2012
  • ISBN:978-8897389057
Va Pensiero, 30 anni di ROCK e METAL in Italiano

Il rock non nasce in Italia, e il metal men che meno. Si tratta di linguaggi musicali nati dalla cultura angloamericana, che durante gli ultimi decenni sono stati assimilati e reinterpretati in svariati modi anche dall’ambiente musicale italiano. Resta però il problema del linguaggio testuale, davanti a cui si trovano tutte le band che scrivono brani propri: meglio scrivere testi in inglese, o utilizzare la nostra lingua italiana? Di coloro che hanno coraggiosamente optato per la seconda scelta parla “Va pensiero: 30 anni di rock e metal in italiano” di Gianni Della Cioppa, storico nome del giornalismo musicale italiano.

Il libro si vuole porre come una “mappatura delle band italiane che hanno orgogliosamente scelto, con tutte le defficoltà annesse, di suonare rock e cantare in italiano”. Andiamo dunque a parlare delle sezioni in cui si divide “Va pensiero”:

Dopo un breve riassunto sull’arrivo del rock in Italia, l’opera si apre con una sezione (I gruppi) dedicato ai nomi più significativi: per ogni band si cerca di definire il tipo di sound (e di testi) utilizzato, qualche cenno sulla storia della band, ed infine viene indicata la discografia della stessa. Segue un’altra sezione (Altri protagonisti) dedicato ai nomi meno noti, la discografia dei quali è spesso anche composta da un solo album.
La terza sezione (Cosa nostra) è dedicato alle band che hanno utilizzato la lingua italiana in modo parodistico, o che addirittura si sono sbizzarriti nell’utilizzo dei più svariati dialetti.
Pochi sono poi i nomi che compaiono nelle pagine successive (Rock e Metal in italiano: le anomalie), dedicate a quanti hanno utilizzato il latino, un uso particolarmente complesso della lingua italiana, o solo un linguaggio fonetico. Quattro nomi in tutto: Mario Di Donato, Chain Paul, Deus Ex Machina, Furvus. Pochi ma molto più che buoni!
La quinta sezione è dedicata alle band che si collocano, per scelta propria o più spesso del pubblico, in bilico tra il mondo rock/metal e il mondo del punk. Il realta si tratta di poche pagine, perché il fenomeno “punk in italiano” risulterebbe abbastanza complesso da meritare un volume a parte (o da raddoppiare le pagine di questo). Tuttavia bisogna ammettere che era giusto citarlo.
Le pagine della sezione successiva sono invece dedicate a tutti quei nomi estremamente noti, che forse non sono veramente rock, ma che hanno contribuito a definire l’idea di “rock in italiano”. Magari facendo tutt’altro, ma le influenze non si possono ignorare. Spesso quando si parla di una scena geograficamente e culturalmente ben delimitata come quella italiana…
Le ultime pagine contengono un elenco di raccolte diffuse a livello nazionale negli anni ’80 e ’90. Seguono poi alcune interviste a personaggi che si sono mossi nell’ambiente musicale italiano, vivendolo in prima persona (produttori, organizzatori di eventi, giornalisti).

Sicuramente di enciclopedie del rock ne sono state scritte moltissime, ma si tratta spesso d’opere di dubbia utilità, che altro non sono se non lunghi elenchi di nomi già noti. “Va pensiero” riesce a dare valore ad un argomento di cui si è scritto poco, ponendosi come un utile strumento per chiunque sia incuriosito da questo mondo musicale. Quello che colpisce di più di questo volume è la grande professionalità con cui è scritto. Lo sguardo giornalistico di Della Cioppa riesce a dare giusto peso tanto agli artisti più sconosciuti, quanto anche a quei nomi mainstream che potrebbero suscitare le polemiche dei “puristi” del rock (due esempi: Vasco Rossi e Ligabue). In questo senso “Va pensiero” non accumula i nomi di singole band, ma descrive una scena musicale priva di regole e contorni ben definiti. Né potrebbe averne, perché si tratta di un mondo ancora vivo, in costante evoluzione.