Evenoire – Vitriol

Evenoire – Vitriol

Il disco

  • Etichetta:Autoprodotto
  • Città:Cremona
  • Genere:Gothic-Folk Metal
  • Line Up:
    • Elisa "Lisy" Stefanoni (Voce, Flauto)
    • Toshiro Brunelli (Chitarra)
    • Alessandro "Alex" Gervasi (Chitarra)
    • Daniele "Furo" Foroni (Batteria)
    • Marco "Bino" Binotto (Basso)
Evenoire – Vitriol

I Cremonesi “Evenoire” si erano già fatti notare nel 2009 con il loro primo Demo, “I Will Stay”, e nel 2012 è uscito Vitriol, loro primo album uscito per la Scarlet Records. Da notare la presenza in studio di alcuni ospiti di eccezione: la soprano tedesca Gaby Koss (Haggard, Equilibrium, Nota Profana) è presente in “Misleading Paradise” e ha registrato alcuni cori, mentre le tastiere sono state curate da Davide Bislenghi, Simone Giorgini (Dark End, Hollow Haze, Antarktica) e Marco Garau (Derdian).

La nascita dei brani vede Marco Binotto come compositore per delle musiche, mentre da Elisa Stefanoni viene la scrittura dei testi. Il risultato è senza dubbio un grande album, articolato in otto tracce di metal sinfonico dalle tinte gotiche e folkeggianti. L’ampio utilizzo delle scale armoniche contribuisce a dare al sound della band un sapore a tratti orientale. Ottimo anche l’utilizzo delle orchestrazioni che accompagnano i riff di chitarra, evitando però di far pesare eccessivamente la propria presenza (che oltretutto porterebbe ad un eccessivo utilizzo di campionamenti in sede di live). Potremmo dire che le tastiere servono quindi a impreziosire ulteriormente un sound già molto interessante. Eccellente anche la presenza vocale di Elisa Stefanoni, che riesce ad essere ottima anche nell’interpretazione, conferendo così ulteriore patos ai brani.
I testi sono principalmente ispirati a leggende del folklore italiano. Non mancano però brani che rielaborano le vite di personaggi Celebri: alla morte di Elena Ducas è ispirata Forever gone, mentre Alchimia trae spunto dalla vita di Alessandro Cagliostro. Sono presenti anche riferimenti all’epica cristiana: Misleading paradise e Wise king, che rielaborano rispettivamente l’episodio del giardino di Armida nella Gerusalemme liberata e l’incontro biblico tra re Salomone e la regina Sheba. L’unica traccia strumentale è proprio la title-track con cui si apre l’album, cioè Vitriol.
Un debutto che consiglio caldamente di ascoltare a tutti gli amanti del metal sinfonico e delle leggende italiche. Così la band ha definito il proprio lavoro su facebook: “un viaggio tra il folklore e le leggende del Nord Italia, tra echi ancestrali, terre incantate, personaggi storici e creature mitiche, dove gli specchi d’acqua fanno da scenario e ambientazione”. Aggiungo solo che è stato un viaggio davvero piacevole.

Tracklist

  1. Vitriol - 01'34"
  2. Days of the Blackbird - 03'56"
  3. Misleading Paradise - 07'14"
  4. Forever Gone - 06'24"
  5. The Prayer - 01'13"
  6. Girl by the Lake - 07'13"
  7. Minstrel of Dolomites - 05'34"
  8. Alchimia - 05'15"
  9. Wise King - 06'20"
  • Valutazione: 8 / 10