Intervista a Flegias (Necrodeath)

Intervista a Flegias (Necrodeath)

Che il metal estremo in Italia non abbia mai goduto di particolare fortuna, è cosa nota. Tuttavia, anche dal “bel paese” sono nate delle vere chicche di cattiveria musicale.
Tra i gruppi che hanno fatto la storia del metal estremo in Italia (e non solo) un posto di merito spetta indubbiamente ai Necrodeath. Per parlare del loro ultimo album, The 7 deadly sins, recentemente uscito per la Scarlet Records, ho intervistato Flegias, attuale cantante della band.

Com’è nata l’idea di un concept sui sette peccati capitali?

La composizione di The 7 Deadly Sins non è partita dall’idea di scrivere un concept. La cosa è venuta fuori un po’ per caso: da un’idea ne è nata un’altra, da un brano è arrivata l’idea per comporne un altro… e alla fine il tutto ha preso forma nella in un concept che ben si adatta alla ferocia dei nuovi brani.

L’album contiene due bonus track: Graveyard of the innocents da Into the macabre e Thanatoid da Fragments of Insanity. Come mai la scelta di inserire proprio questi due brani?

Si tratta di due pezzi che avevamo già messo in cantiere per altri progetti. Il primo come contenuto video extra nel nostro DVD “Hellive”, mentre il secondo come B-side del singolo “Wrath” su 45”.
Abbiamo voluto renderli più acessibili a tutti proponendoli su questo disco, che tra l’altro peccava in minutaggio a causa dell’esigua durata dei sette brani legati ai pecati capitali. Tengo solo a precisare che si tratta si di due brani storici, ma ri-registrati e ri-arrangiati con l’attuale formazione.

Perché sul vostro sito avete definito The 7 deadly sins un lavoro che porta i Necrodeath ad “un nuovo livello di ferocia”?

Perchè avevamo un solo obiettivo quando ci siamo messi a comporre quest’album: spaccare!
Abbiamo adattato le velocità degli esordi al livello compositivo di questa line-up, e ci sembra per questo di poter affermare d’aver portato il “tiro” Necrodeath ad un nuovo livello di ferocia.

Dall’esordio dei Necrodeath nel 1987 con Into the macabre, come si è evoluto il vostro sound?

Siamo certi di non aver mai tradito le sonorità che ci hanno contraddistinto fin dagli esordi, ma allo stesso tempo non abbiamo mai voluto ripeterci. Che si tratti di evoluzioni o di regressi, questo lo lasciamo giudicare in serenità ai fans. Noi cerchiamo di dare sempre il Massimo.

Perché la scelta di includere sulla copertina e nel trailer dell’album e nel videoclip di Wrath le due pornostar Mila Ramos e Marcella Pepe?

Inizialmente ho fatto diversi tentativi di foto di copertina, utilizzando anche altre modelle. Poi, visto che sia noi che la casa discografica non eravamo ancora convinti al 100%, abbiamo cercato altre soluzioni. Qui è entrata in gioco Mila Ramos, nostra fan che già conoscevo bene. Lei mi ha proposto la cosa, suggerendomi di utilizzare Marcella per il trailer che avevo in mente.

Perché la scelta di ospitare Giorgia Gueglio dei Mastercastle in Greed?

Nonostante la parte sia molto breve, si trattava di dare il tocco di classe finale al disco. Non abbiamo avuto problemi sulla scelta. Primo perchè conosciamo bene le doti vocali di Giorgia, secondo perchè militando insieme a Pier nei Mastercastle giocavamo in casa.

Avete già altri progetti in cantiere per il futuro?

The 7 Deadly Sins è fresco di stampa. Questa produzione è il frutto di due anni di lavoro, e attualmente siamo un po’ esausti a livello compositivo. Per ora ci godiamo la promozione dell’album, suonando in live il più possible. Nel frattempo metteremo nel cassetto tutte le idee che ci dovessero venire. A tempo debito le tireremo fuori.