Il disco
- Etichetta:Prophecy Productions
- Città:Bagnols-sur-Cèze (Francia)
- Genere:Post Rock
- Line Up:
- Neige (chitarra, voce, tastiere)
- Winterhalter (batteria)
Scrivere del nuovo disco di Alcest in una notte d’inverno è una di quelle cose che ti fa apprezzare la musica: l’attesa per il nuovo lavoro del duo francese era tanta, ed ecco arrivare Kodama.
Fortemente ispirato all’opera del visionario regista nipponico Miyazaki, la quinta fatica in studio di Neige e Winterhalter destava grande curiosità: fin dalla nascita (16 anni fa), il progetto Alcest ha dimostrato di essere sempre “avanti” rispetto ai trend predominanti. Anticipando largamente la recente ondata che ha portato post rock e post metal a diventare generi quasi di moda, i due si sono allontanati fin da subito dall’humus black metal in cui affondavano le radici, prediligendo melodie sognanti e atmosfere più riflessive.
Premendo “Play” e isolati dal mondo circostante, partiamo col track by track. L’opener Kodama sembra un vero e proprio manifesto delle intenzioni creative del duo: chitarre potenti e produzione più compressa rispetto ai precedenti lavori, combinate con soluzioni melodiche che si alternano a improvvisi e disperati lamenti scream.
Eclosion e Je suis d’alleurs confermano l’impressione avuta con il primo pezzo. Molta attenzione al guitarwork e al lavoro sulle distorsioni, lunghi passaggi strumentali e vocals che alternano scream a melodie catchy.
Con Untouched l’atmosfera vira improvvisamente verso sonorità quasi pop, senza comunque perdere credibilità e mantenendo quelle atmosfere sognanti e magiche che permeano il sognwriting di Neige. Un pezzo catchy e ben scritto, che non cede mai alle tentazioni della faciloneria radiofonica. Oiseaux de proie mostra invece l’altra faccia della medaglia Alcest: accordi più complessi, a volte quasi dissonanti, strazianti scream, drumming accelerato, lunghi passaggi chitarristici che ricordano alcuni elementi delle vecchie produzioni del black metal francese.
La conclusiva Onyx accentua ancor di più l’elemento strumentale ed emotivo: per tutto il brano serpeggia una vena riflessiva e malinconica che si dipana sapientemente senza mai stancare l’ascoltatore.
In definitiva, rispetto ai lavori precedenti l’elemento post rock sembra decisamente preponderante paragonato alle atmosfere folk intime e vagamente sognanti a cui ci avevano abituati, ricordando band quali Explosions in the Sky, Caspian e Mogwai.
Un disco che rappresenta sicuramente un’ulteriore evoluzione stilistica del duo francese, un lavoro interessante che ancora una volta conferma come il progetto Alcest sia ancora ben lungi da perdere freschezza e abbia ancora tante, tante, tante cose da dire (e da insegnare).
Tracklist
- Kodama - 9'07"
- Eclosion - 8'54"
- Je Suis D'ailleurs - 7'20"
- Untouched - 5'12"
- Oiseaux De Proie - 7'48"
- Onyx - 3'51"
- Valutazione: / 10