Anvil – Anvil Is Anvil

Anvil – Anvil Is Anvil

Il disco

  • Etichetta:Steamhammer/SPV
  • Città:Toronto, Ontario (CA)
  • Genere:Heavy Metal
  • Line Up:
    • Steve "Lips" Kudlow (chitarra, voce)
    • Robb Reiner (batteria)
    • Chris Robertson (basso)
Anvil – Anvil Is Anvil

La band più sincera, onesta e sfigata di tutti i tempi – a prescindere dal genere musicale di appartenenza – taglia il traguardo del sedicesimo album in studio con un lavoro che segue fedelmente le linee stabilite nel lontano 1982 con il seminale Metal On Metal (l’esordio dell’anno precedente, Hard ‘n’ Heavy, mostrava ancora significative, ma non per questo meno apprezzabili, venature rock oriented) da Steve «Lips» Kudlow e Robb Reiner, autentici Ulisse e Diomede dell’heavy metal da un paio d’anni accompagnati dal nuovo bassista Chris Robertson.

L’identità della band canadese viene ribadita già dalla copertina – ancora una volta un dipinto opera di Robb Reiner – e da un titolo più che emblematico, mentre la tracklist offre undici brani magnificamente prodotti e dall’energia esplosiva, che come al solito si muovono fra il serio (Gun Control, che tratta del problema della diffusione delle armi, o Die For A Lie, incentrata sull’uso della religione per motivare odio, guerre e conflitti di ogni tipo) e il faceto (la piratesca Daggers And Rum), con la motörheadiana It’s Your Move a omaggiare il compianto Lemmy, grande amico della band, e la conclusione affidata all’ottima bonus track Never Going To Stop, una efficace rock ‘n’ roll song che il drumming di Robb Reiner trasforma in un travolgente uragano sonoro. Insomma, un altro album 100% Anvil, che potrà non piacere ai fans dell’innovazione a tutti i costi ma che sicuramente soddisferà tutti gli altri, dai più fedeli adoratori dell’incudine a quelli che semplicemente amano ancora questo approccio al metal che – non dimentichiamolo mai – è alla base di tutto quanto ascoltiamo ancora oggi.

Recentemente ho letto un commento, opera di un ampolloso recensore, che definiva gli Anvil «mediocri operai del metal», nonché «band troppo sopravvalutata dalla mitizzazione mediatica ottantiana». Ebbene, io negli anni ottanta c’ero, ma non ricordo né mitizzazioni mediatiche (qualsiasi cosa ciò voglia dire…), né eccessivi elogi o sopravvalutazioni (semmai il contrario; anzi, un album come Forged In Fire resta una pietra miliare dell’heavy metal), né tantomeno ho memoria di questo critico: eppure degli Anvil mi ricordo bene. E penso che sarà così ancora per molto tempo.

Tracklist

  1. Daggers And Rum - 5'26"
  2. Up, Down, Sideways - 3'19"
  3. Gun Control - 4'22"
  4. Die For A Lie - 3'17"
  5. Runaway Train - 3'40"
  6. Zombie Apocalypse - 4'22"
  7. It's Your Move - 3'30"
  8. Ambushed - 3'22"
  9. Fire On The Highway - 4'35"
  10. Run Like Hell - 3'07"
  11. Forgive Don't Forget - 2'40"
  12. Never Going To Stop (Bonus Track) - 4'12"
  • Giudizio: Inossidabile
  • Valutazione: 8 / 10