Dyrnwyn – Ad Memoriam EP

Dyrnwyn – Ad Memoriam EP

Il disco

  • Etichetta:Autoprodotto
  • Città:Roma
  • Genere:Pagan Metal
  • Line Up:
    • Thanatos (voce)
    • Ivan Cenerini (basso)
    • Rick Deckard (chitarra ritmica)
    • Vidarr Aesir (chitarra solista)
    • Ivan Coppola (Batteria)
    • Michela Luciani (Flauto traverso)
    • Michelangelo Iacovella (Tastiera)
Dyrnwyn – Ad Memoriam EP

Un guerriero si inginocchia per ammirare la foresta che brucia. È coperto di sangue. E buona parte di quel sangue deve essere suo, a giudicare dalle frecce che ha piantate nel corpo. Alle sue spalle, conficcati nel terreno, giacciono un gladio e uno stendardo, resti di una battaglia forse appena giunta al termine.

È questa l’immagine che campeggia sulla copertina di Ad Memoriam, EP dei romani Dyrnwyn. Come lascia intuire il suo titolo, questo prodotto discografico intende presentarsi come una celebrazione dell’antica gloria della città natale della band.

L’EP si apre col suono scrosciare di pioggia, su cui si innesta Ad Memoriam, title-track strumentale che funge da intro alla successiva Sangue Fraterno, pezzo che narra della mitica fondazione dell’Urbe da parte di Romolo. Segue Sigillum, celebrazione degli antichi culti romani, nonché aperta dichiarazione di guerra al cristianesimo. Tubilustrium, come suggerisce il titolo, richiama all’omonima festa romana. Si tratta di un evento anticamente celebrato in onore di Marte, dio romano della guerra, e il cui scopo era quello di ingraziarsi il favore degli dei prima dell’inizio delle campagne militari.

Un piccolo break strumentale intitolato Ultima Quiete preannuncia alla tempesta che sta per scatenarsi con l’ultima traccia dell’EP. Teutoburgo si presenta come un resoconto immaginario della storica battaglia in cui l’esercito romano, guidato da Publio Quintilio Varo, fu sconfitto dalla coalizione di tribù germaniche guidate da Arminio. L’evento viene qui cantato dal punto di vista di un soldato romano, che prima di morire riesce a vedere il suicidio del generale romano.

L’amore per la propria città, la capacità di attingere alla storia e alla mitologia, si rivelano tra i punti forti dell’EP. Ritmi ballabili e melodie accattivanti, consentono alla musica dei Dyrnwyn di entrare facilmente nelle teste degli ascoltatori. La scelta di cantare in italiano, porta la band all’utilizzo di un registro e di un lessico che sembra richiamare i primi lavori di band come FolkStone e Furor Gallico. Peccato che l’ampio uso di rime e assonanze rischi di smorzare la ricercatezza epica dei testi, con un retrogusto da filastrocca.

Il sound della band, con tastiere e flauto in primo piano, prende forma sfumando in uno stile che ricorda i primi album folk-metal, negli ormai lontani anni ’90 (Cruachan in primis). Piuttosto particolare risulta la voce di Thanatos, ex cantante della band. Il vocalist dimostra una buona padronanza tecnica sia nel growl che nello scream, riuscendo a scandire bene il testo con entrambe le tecniche. Ma il suo timbro nello scream risulta piuttosto particolare. Personalmente, ritengo ricordi vagamente quello di Dani Filth dei Cradle Of Filth (che personalmente apprezzo, anche se si tratta di un parere che potrebbe variare molto a seconda del gusto soggettivo). Tuttavia, sfiderei chiunque a dire che questa vocalità non sia perfetta all’interno del sound complessivo della band.

Nel complesso, i Dyrnwyn si mostrano una band con un grande potenziale. Si sente uno stile musicale forse ancora un po’ “acerbo”, legato all’emulazione di precisi modelli musicali.
Forse la lunghezza dei brani (tra i 6 e i 7 minuti), può rendere l’ascolto dell’EP leggermente impegnativo. Ma in fondo ogni storia richiede il suo tempo per essere raccontata. Quindi direi che per gli amanti del folk-metal desiderosi di ascoltare le gesta della stirpe di Enea, è il caso di aguzzare le orecchie, e sedersi intorno al fuoco coi Dyrnwyn.

Tracklist

  1. Ad Memoriam
  2. Sangue Fraterno
  3. Sigillum
  4. Tubilustrium
  5. Ultima Quiete
  6. Teutoburgo
  • Valutazione: 7 / 10