Raven – ExtermiNation

Raven – ExtermiNation

Il disco

  • Etichetta:Steamhammer/SPV
  • Città:Newcastle upon Tyne (UK)
  • Genere:Heavy Metal
  • Line Up:
    • John Gallagher (basso, voce)
    • Mark Gallagher (chitarre)
    • Joe Hasselvander (batteria)
Raven – ExtermiNation

Trovandosi a parlare di musica (ma non solo) qualsiasi citazione riguardante più o meno definiti «fratelli Gallagher» fa immediatamente correre la mente ai due fondatori degli Oasis. Eppure i primi fratelli Gallagher a farsi un nome nel mondo della musica non sono stati Noel e Liam, perché quando i due simpaticoni di Manchester avevano rispettivamente sei e tre anni – ovvero nel 1975 – furono i fratelli John (classe 1958, a voce e basso) e Mark (di due anni più giovane, alle chitarre) a creare, in quel di Newcastle upon Tyne (la città che ha dato i natali anche a personaggi del calibro di Cronos, Eric Burdon, Mark Knopfler, Sting, Alan Shearer e… Rowan Atkinson!) una delle più formidabili quanto sottovalutate Heavy Metal band di sempre: i Raven.

Il loro iniziale trittico di superbi album, ovvero “Rock Until You Drop”, “Wiped Out” e “All For One” – datati rispettivamente 1981, 1982 e 1983 – proiettò il gruppo alle soglie dell’Olimpo della NWOBHM ma, come purtroppo accaduto a troppi altri validi artisti, una serie di fattori spesso inspiegabili impedirono ai britannici di cogliere appieno un successo più che meritato, rimanendo confinati ai margini del mercato «che conta» senza per questo perdersi d’animo, continuando anzi a sfornare dischi con grande regolarità fino alle soglie del nuovo millennio, per iniziare poi un silenzio interrottosi nel 2010 con il sorprendente “Walk Through Fire”, a cui ha fatto seguito, un paio di mesi or sono, lo straordinario “ExtermiNation”.

Per chi, come il sottoscritto, ha vissuto in prima persona gli anni che hanno rappresentato il boom della musica che tanto amiamo, fa sempre piacere ascoltare produzioni che si rifanno senza mezzi termini a quelle sonorità: dischi semplici, essenziali, per qualcuno addirittura scarni, privi degli elementi che nel corso dei decenni hanno arricchito l’unico genere musicale sempre in grado di reinventarsi ma che in alcuni casi sono diventati stucchevoli orpelli atti solo a nascondere scarsità di idee e pochezza compositiva, anche se – fortunatamente – il più delle volte ci si imbatte in prodotti validissimi che però, specie negli ultimi anni, sono talvolta privi di quella “sincerità” che, soprattutto in strutture così essenziali, rappresenta l’autentico valore aggiunto. Ebbene, questo “ExtermiNation” è un perfetto esempio di come anche nel terzo millennio si possa suonare puro, sano, caro vecchio Heavy Metal, senza il bisogno di tastiere, archi, voci operistiche, pifferi e cornamuse, per di più eseguito da un classico power trio, con il nucleo originale dei Gallagher brothers che, dal 1988, si è arricchito della presenza fissa dietro i tamburi nientemeno che di Joe Hasselvander, eccezionale drummer noto, oltre che per le varie collaborazioni, per essere membro storico dei seminali Pentagram.

E se queste premesse non vi hanno ancora fatto volare fuori di casa per impadronirvi di “ExtermiNation” (disponibile anche in doppio vinile) non mi resta che aggiungere come sia stato impossibile selezionare un brano in grado di primeggiare sugli altri che compongono un disco lungo (15 tracce, 62 minuti) ma non prolisso, in cui non si avverte mai un calo di tensione e dove ogni singolo pezzo rappresenta una piccola lezione sui cosa vuol dire «suonare Heavy Metal». È sufficiente l’opener “Destroy All Monsters” – curiosamente intitolata come il loro live del 1995 – a far capire con che cosa si ha a che fare: ritmo sostenuto, suoni potentissimi, cantato eccezionale ed incedere travolgente, l’inizio di un combattimento fra l’impianto stereo e le articolazioni del vostro collo che si potrà concludere solo con l’ultima nota della bonus track “Malice In Geordieland”.

Insomma, siamo alla metà di questo 2015, e saranno sicuramente ancora molte le uscite degne di nota; ma nell’elenco dei pretendenti al titolo di album dell’anno, i Raven ci sono.

Tracklist

  1. Destroy All Monsters
  2. Tomorrow
  3. It's Not What You Got
  4. Fight
  5. Battle March/Tank Treads (The Blood Runs Red)
  6. Feeding the Monster
  7. Fire Burns Within
  8. Scream
  9. One More Day
  10. Thunder Down Under
  11. No Surrender
  12. Golden Dawn
  13. Silver Bullet
  14. River of No Return
  15. Malice in Geordieland (bonus track)
  • Giudizio: Eccezionale
  • Valutazione: 10 / 10