The Moon and the Nightspirit – Holdrejtek

The Moon and the Nightspirit – Holdrejtek

Il disco

  • Etichetta:Prophecy
  • Città:Békéscsaba (Ungheria)
  • Genere:Pagan Folk
  • Line Up:
    • Mihály Szabó (voce, chitarra acustica, basso acustico, kalimba, duclimer)
    • Ágnes Tóth (voce, violino, morin khuur, woodwinds, dulcimer, piano, percussioni)
The Moon and the Nightspirit – Holdrejtek

Ormai in circolazione dalla fine della scorsa estate, il quinto album del duo magiaro presenta importanti cambiamenti, senza per questo perdere contatto con il messaggio artistico (sonoro e visivo) che caratterizza questo interessante progetto, peraltro finalmente approdato nel roster di una delle più importanti e prestigiose etichette indipendenti del mondo.

Se infatti l’approccio tematico resta immutato, musicalmente le strutture tendono a discostarsi sia dalla connotazione “Folk” dei primi due lavori che dalle atmosfere orientaleggianti di “Ősforrás”, per proseguire invece nella direzione indicata dal precedente “Mohalepte”, mantenendo una consistente presenza delle ritmiche e lavorando su una maggiore fruibilità dei brani, conferendo loro una dimensione più liquida in grado di accogliere l’ascoltatore con una maggiore efficacia, soprattutto per quanto riguarda la voce di Ágnes, che si discosta dall’interpretazione di linee talvolta richiamanti Lisa Gerrard o Francesca Nicoli per passare ad un’espressività che in alcuni momenti la avvicina alle vibrazioni di Liz Fraser o a certe heavenly voices targate Projekt (quando non addirittura Prikosnovénie).

L’album, forte di una produzione efficace ed equilibrata, scorre fluido senza incontrare cali di tensione, e bisogna ancora una volta sottolineare l’estrema musicalità della lingua ungherese, che si inserisce perfettamente nell’esposizione sonora di questi nove brani (fra cui a mio avviso emergono la splendida “Égnyitó”, la sciamanica “Magban Alvó”, le due intense parti di “Mikrokozmosz” e la leggiadra “Álomszövo”) che sanciscono la definitiva maturazione artistica di Ágnes Tóth e Mihály Szabó, sicuramente fra i migliori interpreti di un genere (anzi, di un mondo) che tutti dovrebbero scoprire. Perché è già dentro di noi.

Tracklist

  1. Mohaszentély - 2'46"
  2. Égnyitó - 5'37"
  3. Magban Alvó - 5'30"
  4. Bolyongó - 6'32"
  5. Mikrokozmosz Pt. 1 - 3'54"
  6. Tavaszhozó - 6'02"
  7. Mikrokozmosz Pt. 2 - 502"
  8. Álomszövo - 6'09"
  9. Holdrejtek - 3'10"
  • Giudizio: Solido
  • Valutazione: 9 / 10