Grave Digger – Fields Of Blood

Grave Digger – Fields Of Blood

Il disco

  • Etichetta:Napalm Records
  • Città:Gladbeck (Germania)
  • Genere:Heavy Metal
  • Line Up:
    • Chris Boltendahl (voce)
    • Jens Becker (basso)
    • Axel Ritt (chitarre, tastiere)
    • Marcus Kniep (batteria)
Grave Digger – Fields Of Blood

A distanza di 10 anni da The Clans Will Rise Again, seguito del fortunatissimo concept Tunes Of War (datato 1996!), i germanici Grave Digger tornano a narrare le vicende storiche della Scozia medioevale.

Se tale scelta rientra appieno nelle coordinate stilistiche della band guidata da Chris Boltendahl, non nascondo che l’ascolto del singolo All For The Kingdom aveva fatto risuonare un campanello d’allarme riguardo i contenuti dell’album, sia per il timore di ritrovarmi con uno di quei dischi che dopo un paio di ascolti trovano eterna collocazione in uno scaffale da cui mai più usciranno, sia perché l’anagrafe – pur con tutto il relativismo che contraddistingue anche il sottoscritto – resta un dato incontrovertibile, e non sono pochi i gruppi che dinanzi all’avanzare del tempo sono inesorabilmente crollati, riducendosi a pessime caricature di loro stessi.

Eppure, nell’insieme questo Fields Of Blood rimane un lavoro ben più che dignitoso, senza stravolgere caratteristiche più che consolidate (leggasi: questo sanno fare, e va bene così), soprattutto se paragonato ai recenti lavori di gruppi più o meno coetanei (e, in certi casi, connazionali) che eufemisticamente potremmo definire «poco incisivi». Qui, invece, ogni elemento viene sapientemente collocato al posto giusto: cornamuse squillanti, cori guerrieri, cavalcate impetuose, ritmi incalzanti, assoli torrenziali, una ballad con tanto di voce femminile (Noora Louhimo dei Battle Beast) e una maestosa suite da oltre 10 minuti, il tutto arricchito dalla irrinunciabile quanto adeguata dose di headbanging. Anzi, in tutta sincerità ho trovato ridicole le critiche rivolte alla proposta musicale, alle tematiche o all’immagine, perché – come scritto sopra – i Grave Digger questo sanno fare, e sarebbe assurdo pretendere da loro qualcosa di diverso dopo 40 anni di carriera. Sappiamo tutti che i fasti di Heavy Metal Breakdown, Tunes Of War o Rheingold non torneranno più (forse), ma in un panorama che negli ultimi anni ha sdoganato roba come Jinjer, Ghost o Babymetal, ben vengano i Grave Digger, fermo restando che i succitati gruppi difficilmente saranno ancora in circolazione fra quattro decenni…

Lunga vita al Becchino!

Tracklist

  1. The Clansman's Journey – 1’27”
  2. All For The Kingdom – 4’10”
  3. Lions Of The Sea – 3’58”
  4. Freedom – 4’53”
  5. The Heart Of Scotland – 5’19”
  6. Thousand Tears – 4’57”
  7. Union Of The Crown – 3’58”
  8. My Final Fight – 4’09”
  9. Gathering Of The Clans – 3’57”
  10. Barbarian – 3’43”
  11. Fields Of Blood – 10’10”
  12. Requiem For The Fallen – 3’00”
  • Giudizio: Gagliardo
  • Valutazione: 7 / 10