Billy Gibbons, storico frontman degli ZZ Top, è piuttosto conosciuto tra gli appassionati di motori e vanta una collezione di auto notevole. Ma la più famosa delle sue auto, nonché una delle più iconiche (e clonate) Hot Rod di sempre, è certamente la Ford Coupé del 1933 conosciuta come Eliminator.
È cominciata come un progetto perché desideravo una Hot Rod, non avrei mai creduto che sarebbe diventata una specie di celebrità a sé stante.
Billy Gibbons intervistato da POWERNATION
L’Eliminator è legata a doppio filo alla storia della band texana: è apparsa sulle copertine di due album (Eliminator del 1983, per l’appunto, e Afterburner del 1985), nei più famosi videoclip della band e in diverse apparizioni pubbliche, come un road trip alla fine degli anni ’80, quando Gibbons la guidò da Los Angeles a New York con due modelle apparse nei video della band, Allison Ohnstede e Kymberly Herrin (che vita grama, ndr), o in uno speciale del 2007 di Gibson Guitar in cui l’Eliminator ha funzionato senza problemi per 10 giorni, chiedendo solo benzina.
Non solo una show car in vetroresina capace di passerelle e pochi chilometri prima di cadere a pezzi, ma una Hot Rod a tutti gli effetti: è una vera Ford del ’33 in acciaio, acquistata da Gibbons direttamente dal primo proprietario a Tucson, in Arizona, e poi sposata a un telaio Pete & Jake costruito su misura con sospensioni anteriori a quattro braccia, differenziale Ford da 9 pollici e altre amenità. Monta un V8 smallblock 350ci (5700cc) con singolo carburatore quadricorpo preparato da So-Cal Speed Shop, accoppiato a un affidabile cambio automatico Turbo Hydramatic 350. Il tettuccio è abbassato di circa 10 cm (“3-inch chop”, all’americana), le luci sono Ford (fanali del ’34 e fanalini di coda a goccia del ’39), il cofano custom in tre pezzi è stato costruito da Steve Davis e, ovviamente, sfoggia la livrea rossa con grafica “ZZ” disegnata da Kenny Youngblood.
Non sono questi dettagli, però, che rendono Eliminator un’auto leggendaria. Si è detto che nel periodo in cui molti gruppi faticavano a digerire l’introduzione dei video musicali alla fine dei ’70, gli ZZ Top li trasformarono in ciò che sapevano fare meglio: auto, donne e rock ‘n roll. Oltre a pagare dal punto di vista commerciale, la scelta ha avuto un importante effetto collaterale: ha segnato una nuova era nelle auto custom, a quel tempo in forte declino, rinnovandolo con scelte radicali a sufficienza da prendere le distanze dal mainstream ma abbastanza tradizionali da unire i fan delle Hot Rod a quelli delle Street Rod. Se la cultura Hot Rod esiste ancora oggi, è anche merito della fama di Gibbons e dalla su Eliminator.
Per venire incontro alle richieste, lo stesso Gibbons ne ha commissionato un clone che possiede ancora assieme all’Eliminator originale, al momento esposta al museo Cleveland Rock and Roll Hall of Fame.
La guidiamo con...
Non la guidiamo, solo Gibbons la guida. E dato che l’auto in questione ha diversi video tutti per lei, non resta che sceglierne uno.
Scusate la banalità, vi stiamo dando tutto il nostro amore.