Epica – The Holographic Principle

Epica – The Holographic Principle

Il disco

  • Etichetta:Nuclear Blast Records
  • Città:Reuver (Paesi Bassi)
  • Genere:Symphonic metal
  • Line Up:
    • Simone Simons (voce)
    • Mark Jansen (chitarra, voce)
    • Coen Janssen (tastiere)
    • Arien Van Weesenbeek (batteria, voce)
    • Isaac Delahaye (chitarra)
    • Rob Van Der Loo (basso)
Epica – The Holographic Principle

Nulla mi fece piú felice del ricevere la richiesta di recensire il nuovo album degli Epica. Io adoro gli Epica. Poi quando mi chiesero di intervistare anche Mark Jansen, andai in estasi (vedi intervista).
Ma non cincischiamo. Questo album ha come concept il principio olografico, secondo cui la realtà in cui viviamo è solo un’illusione circondata di altre realtà illusorie. Il tema della fisica quantistica, già presente in The Quantum Enigma, sembra essere diventato uno dei temi principali della band olandese.

L’album si presenta come un grande lavoro che ha visto insieme un massiccio uso di cori e la presenza di una vera orchestra, incluso un gruppo di ottoni. La band ha creato l’album “a dieci mani”, includendo l’ispirazione di quasi tutti i membri.

I brani come Universal Death Squad e Beyond the Matrix si collocano a mia opinione tra i migliori dell’album. Resi estremamente potenti dall’alternanza growl, cori, orchestra, e intervallati dalla voce di Simone, vi terranno le cuffie attaccate alla testa per un po’. Eidola si dimostra un brano potente e immerso fino ai gomiti nei cori. La voce infantile nel bridge dà i brividi, e la cosa ci piace. Once Upon a Nightmare è per l’80% una ballad. Bellissimo intro strumentale e meravigliosi vocalizzi finali. The Cosmic Algorithm è un brano intenso che lascia l’ascoltatore senza respiro per cinque minuti buoni.

Edge of the Blade e A Phantasmic Parade si presentano più come due classici brani epic metal, entrambi perfetti per essere ascoltati alla radio.Ascension è un brano con delle sonorità molto esotiche. Bello l’intro calmo che dà quasi l’impressione di trovarci davanti ad una ballad, ma che poi si esprime in tutta la sua potenza.

Divide and Conquer è il brano ‘politico’ dell’album. Incentrato sui temi della conquista, potrebbe tranquillamente essere utilizzato come colonna sonora per un film di guerra. La parte corale “Divide and conquer, show no mercy” è davvero spettacolare. Dancing in a Hurricane presenta le sonorità più esotiche in assoluto. Dalle tematiche umanitarie, fa quasi commuovere.

Tear Down your Walls presenta delle line vocalic che ho davvero amato, più sostenute di altri brani, mi ha fatto particolarmente apprezzare gli acuti di Simone Simons.

Ed infine, The Holographic Principle, lunghissimo brano (ho una concezione di lunghezza diversa dai Dream Theater, lo so) che racchiude un po’ l’anima dell’album. C’è tutto, intro di cori, piano, violino, e quell’alternanza tra Simone e Mark che sembrano darsi battaglia (in senso positivo) tra i cori.

In questo album l’uso dell’orchestra fa la differenza a livello di gradimento. Percepire lo strumento vero, anche nelle sue piccole imperfezioni è davvero un piacere. L’unica nota un po’ dolente è l’effetto della voce di Simone, la quale ha abbandonato lo stile operistico degli album precedenti per dedicarsi ad uno stile più pop rock. Forse sarebbe stato un po’ troppo dark, data la caratteristica dei suoni piuttosto oscuri, o forse no. Ma questo non lo sapremo mai.
Che dire, grande album, fatto davvero bene.

Tracklist

  1. Eidola - 2'39"
  2. Edge of the Blade - 4'34"
  3. A Phantasmic Parade - 4'36"
  4. Universal Death Squad - 6'38"
  5. Divide and Conquer - 7'48"
  6. Beyond the Matrix - 6'26"
  7. Once Upon a Nightmare - 7'08"
  8. The Cosmic Algorithm - 4'54"
  9. Ascension (Dream State Armageddon) - 5'16"
  10. Dancing in a Hurricane - 5'26"
  11. Tear Down Your Walls - 5'03"
  12. The Holographic Principle (A Profound Understanding of Reality) - 11'35"
  • Valutazione: 8 / 10