My Dying Bride – Macabre Cabaret

L’uscita, nello scorso marzo, dell’album The Ghost Of Orion aveva interrotto un silenzio durato ben cinque anni. Per questo la pubblicazione di un ep a distanza di soli nove mesi ha in un certo modo sorpreso pubblico e critica, presi un po’ in contropiede dalla repentina conferma della prolificità che ha comunque sempre contraddistinto la band britannica.

A dire il vero, l’operazione in questo caso non è stata troppo complicata, essendo le tre canzoni che compongono Macabre Cabaret materiale risultato in surplus dalle registrazioni del disco rilasciato in primavera; ma, a differenza di altre situazioni (piuttosto frequenti, a dire il vero), sarebbe un errore parlare di «scarti», essendo la caratura dei brani equivalente a quelli già noti, una continuità perfettamente rappresentata dalla title track, che conferma come trent’anni di carriera non incidano minimamente sulla classe e sulla creatività del progetto guidato da Aaron Stainthorpe e Andrew Craighan. La successiva A Secret Kiss, seppure in linea con una certa «tradizione», presenta un notevole dinamismo, evidenziato dalla varietà del cantato e dall’incedere possente e cadenzato, mentre a concludere troviamo A Purse Of Gold And Stars, spettacolare performance in grado di conferire una nuova dimensione all’aggettivo «notturno» e che mi auguro di cuore non rimanga un episodio isolato.

Da ultimo, un cenno al video del brano che dà il titolo all’ep, invero un po’ scontato nell’impostazione, anche se presumo che le limitazioni dovute alla pandemia abbiano influenzato l’organizzazione e le modalità delle riprese, non intaccandone comunque l’intensità, che rimane altissima per tutti i dieci minuti del filmato (e con una grande interpretazione da parte di Aaron).

Un grande ritorno, una grande conferma: ben ritrovati, My Dying Bride.

Tracklist

1. Macabre Cabaret – 10’00”
2. A Secret Kiss – 6’22”
3. A Purse Of Gold And Stars – 5’34”

• Giudizio: Empireo
• Valutazione: 9 / 10