Metz – Atlas Vending

Metz – Atlas Vending

Il disco

  • Etichetta:Sub Pop Records
  • Città:Toronto (Canada)
  • Genere:Post Rock
  • Line Up:
    • Alex Edkins (voce, chitarra)
    • Chris Slorach (basso)
    • Hayden Menzies (batteria)
Metz – Atlas Vending

Praticamente un anno fa, nel recensire la compilation di rarità e b-sides intitolata Automat, avevo accennato ai lavori già in corso per il successore dell’enorme Strange Peace, datato 2017 e forte della produzione nientemeno che del mitico Steve Albini. E in questi mesi, dopo avere confermato la presenza nel roster dell’etichetta di Seattle e cambiato l’uomo in cabina di regia (ruolo ricoperto da Ben Greenberg, chitarrista dei sempre interessanti Uniform), Alex Edkins (chitarra e voce), Hayden Menzies (batteria) e Chris Slorach (basso) hanno lavorato sodo, arrivando a pubblicare il quarto lavoro sulla lunga distanza, che – se possibile – rende ancora più ampia la panoramica sonora della band. In questo album, infatti, il trio canadese opta per una proposta meno claustrofobica rispetto al solito, mantenendo comunque la consueta quantità di potenza, aggressività ed estremismo sonoro, peculiarità equamente distribuite in ognuno dei secondi che trascorrono fra la devastante opener Pulse e la conclusiva A Boat To Drown In, sorprendente «suite» di quasi otto minuti che potrebbe essere candidata a diventare l’inno ufficiale della Sub Pop Records.

Non fatevi scappare questo disco.

Tracklist

  1. Pulse – 4’21”
  2. Blind Youth Industrial Park – 3’02”
  3. The Mirror – 5’03”
  4. No Ceiling – 1’37”
  5. Hail Taxi – 4’35”
  6. Draw Us In – 3’57”
  7. Sugar Pill – 2’55”
  8. Framed By The Comet’s Tail – 4’53”
  9. Parasite – 2’24”
  10. A Boat To Drown In – 7’39”
  • Giudizio: Niagaro
  • Valutazione: 9 / 10