Il libro
- Autore:
- Vince Neil
- Mike Sager
- Editore:Tsunami Edizioni
- Anno:2011
- ISBN:978-8896131336
Se si dovesse stilare una classifica delle innumerevoli autobiografie di musicisti in circolazione, i primi tre posti sarebbero senza dubbio occupati da quelle di Miles Davis, Frank Zappa e Mötley Crüe.
Sia chiaro: ce ne sono tantissime altre davvero ben scritte e altrettanto complete; ma questi tre titoli, per tutta una serie di motivi che magari andremo ad analizzare più avanti (con altrettante recensioni?), rappresentano sotto ogni punto di vista i migliori esempi di come scrivere un’autobiografia, si tratti di contenuti, dettagli, narrazione o ritmo. Detto questo, a dieci anni dall’uscita del mastodontico tomo che ha permesso al mondo di scoprire cosa significava essere una rockstar nei favolosi Anni ’80, il cantante dei Crüe ha sentito il bisogno di confessarsi in solitudine, quasi a creare uno spin-off dal lavoro collettivo per meglio definire la propria posizione e la propria storia. E, grazie anche all’aiuto del giornalista Mike Sager, il risultato è davvero soddisfacente.
Sicuramente meno dotato degli amici Sixx, Mick e Tom per quanto riguarda la tecnica musicale, Vince Neil ha però rappresentato per il pubblico il punto di riferimento della band, destino che accomuna ogni cantante e che mai come in questo caso ha spinto il protagonista a superare in eccessi i suoi compagni di avventure (fatto salvo per la morte e resurrezione di Nikki Sixx), partendo comunque dal presupposto che la priorità di Vince Neil è sempre stata la prima parola del motto «Sex, Drugs & Rock’n’Roll»… Eppure, nonostante l’immagine – meritatissima – di festaiolo impenitente pronto a ogni tipo di esagerazione, in queste pagine oltre al Vince Neil personaggio pubblico troviamo anche il Vince Neil Wharton bambino, ragazzo e uomo, una persona estremamente timida e insicura eppure spaventata dalla solitudine, fragile e generosa a prescindere dallo stato di alterazione, tanto premurosa quanto incosciente, al tempo stesso leale e infedele ma estremamente sincera nel descrivere i contrasti e le delusioni legati ai suoi rapporti con Nikki Sixx e Tommy Lee (Mick Mars è di un altro pianeta, ma non è una novità).
Dopo quasi un altro decennio da questa pubblicazione, The Dirt si sarebbe evoluto da libro a film, magari non indimenticabile per l’aspetto prettamente cinematografico ma perfetto per mostrare a chi non c’era cosa significava vivere in quegli anni, oltre che per rilanciare le sorti di una delle band più importanti di sempre, senza però riuscire a raggiungere l’efficacia della versione cartacea, situazione che di riflesso riporta alla ribalta anche la fatica letteraria firmata da Neil e Sager. Oggi non una novità, certo. Ma, trattandosi di Storia, sempre in grado di arricchire il lettore con nozioni, aneddoti, cronache e retroscena. E tanta, tanta invidia.