Dalle desolate e fredde lande scandinave scendono i Sirenia, inevitabilmente belli freschi e carichi di novità. La band norvegese, infatti, è riuscita a rilasciare il nuovo album album nonostante le recenti sfighe (vedi voce: cantante che se ne va a metà registrazione).
In attesa della recensione di Dim Days of Dolor che arriverà nei prossimi giorni, godiamoci l’intervista con Morten Veland: fondatore, compositore, chitarrista, TUTTO, della band.
Cominciamo con Dim Days of Dolor. Puoi dirci qualcosa a proposito di questo album? Intendo a proposito del processo creativo, delle sonorità e l’idea alla base di questo lavoro.
Credo che sia un album molto forte e differente. La maggior parte è stata registrata nel mio studio personale, come abbiamo fatto con gli ultimi cinque album. Abbiamo anche registrato alcune parti presso i Sound Suite Studios in Francia, come sempre.
Scrivo ancora riguardo a diversi argomenti, come ho sempre fatto. Tuttavia cerco di rinnovarmi di album in album, specialmente nel mio modo di scrivere i testi. Dopo aver scritto oltre cento canzoni durante gli anni diventa sempre più difficile trovare nuove cose di cui scrivere. Ho composto alcuni brani sulla mitologia nordica recentemente ed è qualcosa che non avevo mai fatto in passato.
Abbiamo fatto dei grandi cambiamenti in questo album . Il cambiamento più grande è ovviamente la cantante; Emmanuelle ha infatti aggiunto un nuovo suono ed il suo tocco personale alla musica dei Sirenia. Le differenze sono maggiori rispetto al passato e credo anche che le performance live siano migliorate tantissimo rispetto a prima.
Inoltre abbiamo cambiato l’ingegnere che si occupa di mixing e mastering durante i lavori per quest’album. Abbiamo lavorato con il produttore danese Jacob Hansen per la prima volta. Credo che lui abbia davvero perfezionato il nostro sound e portato la band a nuovi livelli. Credo anche che il materiale delle canzoni sia davvero forte e differenziato, e ci sono nuovi elementi nell’album che non avevo mai sperimentato in passato.
Sono abbastanza sicuro che i fan dei Sirenia apprezzeranno quest’album.
Vorresti introdurre brevemente i brani e il loro significato e dirci magari qual è il tuo preferito?
Ci sono undici brani nell’album. Questi sono i titoli:
Goddess Of The Sea
Dim Days Of Dolor
The 12th Hour
Treasure n’ Treason
Cloud Nine
Veil Of Winter
Ashes To Ashes
Elusive Sun
Playing With Fire
Fifth Column
Aeon’s Embrace
Inoltre c’è anche un bonus track. Abbiamo realizzato una versione francese di Aeon’s Embrace. Mi piace davvero come è venuta fuori, e ho finito con l’amarla più della versione originale.
Non mi sono mai sentito a mio agio nello spiegare i miei testi perché mi dà l’impressione di fare a pezzi qualcosa costruito negli anni. Ho sempre preferito lasciare agli ascoltatori il compito di interpretare le mie canzoni. Tutta la magia ed il mistero delle parole sparirebbe in un istante se l’artista le spiegasse tutte; infatti non ho mai capito gli artisti che lo fanno. Io amo davvero le canzoni dell’album e credo che ognuna di loro abbia guadagnato il proprio posto. Ma canzoni come Treasure n’ Treason, Goddess of the Sea e Dim Days of Dolor sono tra le mie preferite.
Come avete affrontato la mancanza di una cantante durante i lavori? L’abbandono di Ailyn ha influenzato le registrazioni e l’uscita dell’album?
Ci siamo separati da Ailyn durante le registrazioni dell’album. A questo punto la parte di composizione era finita, quindi la sua assenza non ha influenzato il processo. Cioè, la situazione è diventata un po’ caotica ad un certo punto, e abbiamo sicuramente avuto paura che la cosa avrebbe avuto un impatto negativo sul lavoro. Fortunatamente per noi Emmanuelle ha voluto aggiungersi ai Sirenia, altrimenti avremmo dovuto iniziare le audizioni e la cosa avrebbe richiesto molto tempo, sarebbe sicuramente sfociata in un significativo ritardo nell’uscita dell’album. Gli album precedenti sono stati ritardati diverse volte dai problemi di salute di Ailyn.
Puoi dirci qualcosa di più riguardo a Emmanuelle Zoldan e la sua scelta come cantante dei Sirenia?
Abbiamo lavorato con Emmanuelle dal 2003, quindi è parecchio tempo, e abbiamo lavorato con lei ad ogni album dei Sirenia sempre dal 2003.
Sono sempre stato un grande fan della sua voce e amato tutte le sue performance con le diverse band con cui ha collaborato durante gli anni. È una cantante completa che può sostenere molti stili differenti, siano essi classico, opera, moderno, rock, jazz… qualsiasi cosa in realtà. È molto brava nell’interpretare le canzoni e mettere un sacco di emozione nelle sue performance. È anche molto seria riguardo al suo lavoro dato che ha molti anni di esperienza come cantante professionista. Inoltre Emmanuelle ha una personalità molto piacevole e si è integrata davvero bene nella band sin dall’inizio.
Progettate di suonare in Italia presto? Come è il vostro rapporto con i fan italiani?
Abbiamo appena terminato un tour europeo e sfortunatamente non c’erano date italiane per questa volta, ma credo ci siano buone possibilità per il prossimo tour. Il nostro piano è di organizzare un nuovo tour europeo nell’autunno 2017.
Il rapporto con i fan italiani è molto bello. Ho dei bei ricordi delle volte in cui abbiamo suonato a Milano e spero torneremo il prossimo anno.
Cosa ci dici dei tuoi altri progetti musicali (esempio Mortemia). Come stanno andando?
Ho messo i Mortemia in pausa pe un po’. Tuttavia ho delle nuove canzoni in cantiere, quindi c’è la possibilità di sentir parlare dei Mortemia il prossimo anno.
I Sirenia sono sempre stati la mia priorità, ma quando ho del tempo libero mi piace lavorare anche ad altri progetti musicali.
Vorresti aggiungere qualcos’altro per I lettori di IronFolks?
Vorrei augurare a tutti i fan italiani buone feste e spero di vedervi il prossimo anno. Vi voglio bene!